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Affrontare l’autoritarismo insidioso di Trump

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Affrontare l’autoritarismo insidioso di  Trump

di Alexandria Ocasio-Cortez

Source: Democracy Now

8 novembre  2018

La ventinovenne socialista-democratica Alexandria Ocasio-Cortez è diventata la donna più giovane che sia mai stata eletta al Congresso. La Ocasio-Cortez  è arrivata alla preminenza nazionale in giugno, quando ha  scalzato  il Rappresentante in carica  da 10 anni, Joe Crowley, che è al quarto posto    Democratico del       Ieri sera Alexandria è stata eletta a rappresentare il14° Distretto Congressuale di New York grazie a  una vittoria schiacciante, sconfiggendo il candidato Repubblicano Anthony Pappas con il 78%  dei voti. La Ocasio-Cortez ha festeggiato ieri sera la sua vittoria nel quartiere di Queens. Democracy Now!era lì con The Intercept (una rivista pubblicata sul web, n.d.t.), per la nostra trasmissione speciale per le elezioni. Abbiamo parlato con  Alexandria Ocasio-Cortez riguardo ai suoi piani per il Congresso.

AMY GOODMAN: Ebbene, mentre parliamo di questi argomenti, incontriamo la

socialista-democratica Alexandria Ocasio-Cortez. A 29 anni diventa la donna più giovane mai  eletta al Congresso. Ha raggiunto la preminenza nazionale in giugno, quando ha scalzato il Rappresentante al Congresso in carica da 10 anni, Joe Crowley, il della Camera che occupa il 4° posto tra i Democratici della Camera dei Rappresentanti. E’ stata eletta a rappresentare il14° Distretto Congressuale di New York grazie a  una vittoria schiacciante, sconfiggendo il candidato Repubblicano Anthony Pappas con il 78%  dei voti. Ha condotto una campagna progressista in quanto Socialista Democratica, sostenendo l’assistenza sanitaria pubblica per tutti e l’abolizione dell’ICE (United States Immigration and Customs Enforcement)*. Ha festeggiato la sua vittoria nel quartiere di Queens, facendo questo discorso.

RAPRESENTANTE -ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ:

Questo è ciò che è possibile fare quando le persone comuni si uniscono nella consapevolezza collettiva che tutte le nostre azioni, indipendentemente dal fatto che siano piccole o grandi, sono potenti, meritevoli, e in grado di produrre  un cambiamento duraturo.

Le parole non possono esprimere la mia gratitudine a ogni organizzatore, a ogni donatore anche di un dollaro, a ogni genitore che lavora e a ogni sognatore che mi hanno aiutato a far si che questo movimento nascesse. Questo è esattamente quello che è, non una campagna o la Giornata dell’Elezione, ma un movimento, un movimento più ampio per la giustizia sociale, economica e razziale negli Stati Uniti d’America.

Quando ho iniziato la campagna, un anno fa, lavoravo in un ristorante nella parte bassa di Manhattan. Non abbiamo dato inizio a questa campagna perché credevo di essere special o unica o migliore di qualunque altro. Abbiamo dato inizio a questa campagna perché, nell’assenza di chiunque potesse esprimersi chiaramente sui problemi morali del nostro tempo, allora tocca noi farlo. Abbiamo dato inizio a questa campagna perché nessuno parlava chiaramente e in maniera vera su problemi come il ruolo di corruttore che ha il denaro nella politica, come le inquietanti violazioni dei diritti umani che vengono commessi dall’ICE, dal fatto che nessuno dava voce alle idee e all’opinione che un’intera generazione si sta  laureando con il peso paralizzante del debito di prestito studentesco, una bomba a orologeria per la nostra economia. Nessuno parlava di questi argomenti, e quando nessuno ne parla, abbiamo il dovere di lottare  per ciò che è giusto.

Penso di frequente a quell’incredibile giorno, il 26 giugno, quando, malgrado nessuna attenzione, nessuna fanfare dei media, malgrado il fatto che nessuno voleva che noi informassimo il pubblico di che cosa stava accadendo, siamo stati in grado di organizzare la gente comune, bussando alla porta dei vicini, malgrado il fatto che gli altri hanno speso 4 milioni di dollari, malgrado il fatto che eravamo candidati contro un rappresentante che era stato in carica per 10 mandati,  malgrado il fatto che era prima volta che vi candidavate alla carica, malgrado il fatto che non  avevamo soldi, malgrado il fatto che appartengo alla classe operaia, malgrado tutte quelle cose, abbiamo vinto.

AMY GOODMAN: Questa è Alexandria Ocasio-Cortez ieri sera,  durante il discorso per la sua vittoria. Subito dopo nella nostra trasmissione speciale congiunta che Democracy Now! ha fatto con The Intercept, ho avuto occasione di parlare con Alexandria Ocasio-Cortez riguardo ai suoi piani.

RAPPRESENTANTE ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ:

Bene, sai, non vedo davvero l’ora di guardare e di analizzare altri risultati stasera per

Vedere che tipo di squadra possiamo mettere insieme. Penso, però, che, proprio perché mi son candidata e proprio perché lo abbiamo detto, è necessario focalizzarsi

nel mettere in cima all’agenda la legislazione progressista e le sue priorità. Penso che, secondo me, questo significa Medicare per tutti; in questo abbiamo costruito molto potere, oltre cento co-sponsorizzazioni negli scorsi due anni. E’ ora di fare una dichiarazione e di dichiarare davvero che questa fa parte della nostra agenda.

AMY GOODMAN: Ci può dire quale è la sua posizione riguardo a  Nancy Pelosi come Presidente della Camera dei Rappresentanti; che cosa pensa che accada proprio adesso, che esce dalla fazione di Bernie Sanders del Partito Democratico? Lei è un’organizzatrice per Bernie Sanders. Chi pensa che debba essere alla guida della Camera? Considererebbe la possibilità di essere proprio lei la Presidente?

RAPPRESENTANTE ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ: Intendo dire che non voglio fare il passo più lungo della gamba. Ho appena ottenuto il mio seggio, ma, sai, quello che penso nei termini della sua leadership nel contesto, è che dobbiamo vedere quali sono le nostre opzioni. Non vorrei vedere dei candidati che operino alla sua destra (è la mia paura) e questa è la nostra unica opzione. Penso quindi che, chiunque sia, è necessario assicurarci di eleggere una dirigenza del partito che si impegni con forza a mettere in cima all’agenda Medicare per tutti, gli studi universitari gratuiti, e altro, per esempio il salario minimo. Questo cercherò nei termini di dove scegliere il nostro prossimo presidente della Camera. So anche che certamente non voglio sostenere nessuno che non abbia in mente questo obiettivi.

AMY GOODMAN: Il presidente Trump ha definito questa notte  un successo. Quale è il suo messaggi per lui?

RAPPRESENTANTE ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ: è costretto a definire ogni cosa un successo  e proprio di farla esistere parlandone. La realtà dei fatti è che abbiamo riconquistato la Camera. Ci siamo riassicurati la Camera completa nel nostro governo, fatto che è un controllo molto potente della avanzata autoritaria che questa amministrazione ha perseguito. Dobbiamo essere potenti riguardo a questo. Dobbiamo cogliere questa occasione. Non è il momento di negoziare con un’amministrazione che sistematicamente e ripetutamente viola i diritti umani. E’ il momento di avere una reazione forte e di guidare realmente il potere che ci siamo assicurati questa notte.

AMY GOODMAN: E cosa pensa del Senato che sta realmente aumentando la sua maggioranza Repubblicana?

RAPPRESENTANTE ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ: Ehm… Sa, è  molto difficile, in molti modi, dire che questa è la direzione in cui sono andate le cose, ma quello che abbiamo anche visto è che, in questo ciclo, c’erano più senatori Democratici che volevano la rielezione. E sarà  davvero nel 2020 che avremo un sacco di sfidanti Repubblicani invece, Repubblicani che hanno voglia di rielezione, che potrebbero potenzialmente scalzati. E ciò che spero che facciamo, in quanto partito e in quanto movimento progressista, è che è  dobbiamo realmente iniziare a costruire i movimenti intorno a quelle sfide, ora, francamente. Dobbiamo iniziare a gettare le fondamenta a causa dei termini del Senato, a causa della rielezione e di chi aveva voglia di essere rieletto perché ci sono più Democratici, era una prospettiva difficile. Onestamente, però, avevano avuto quella maggioranza già prima. Prima hanno approvato una legislazione terribile. Hanno confermato Kavanaugh e, quindi, francamente, avviene ancora di più lo stesso quando si tratta del Senato, ma dobbiamo davvero iniziare a gettare le basi per riprenderci quella Camera nel 2020.

AMY GOODMAN: La sua opinione sulla recente propaganda razzista di Trump contro gli immigrati, quando sono accaduti questi attacchi terroristici interni uno dopo l’altro nella scorsa settimana: dagli Afro Americani uccisi nel Kentucky, fino alle bombe che sono state inviate forse a 14 o 15 persone o istituzioni, all’attacco alla Sinagoga a Pittsburgh? Il Presidente Trump ha parlato dei terroristi che arrivano in carovana, riferendosi, agli immigrati e minacciandoli, dicendo che si sarebbero impegnati a votare illegalmente, anche se, ovviamente, non aveva alcuna prova di questo. E l’attacco delle recenti settimane quando faceva propaganda elettorale?

RAPPRESENTANTE ELETTA ALEXANDRIA OCASIO–CORTEZ: In quanto alla risposta questo, credo davvero che il nostro presidente ha rinunciato alla sua responsabilità di leader di tutto il popolo negli Stati Uniti. Ha tracciato molto chiaramente le linee tra quali Americani sostiene e  quali Americani non sostiene. Questo è il motivo per cui abbiamo il dovere importantissimo non soltanto di lottare contro la diffusione dell’anti-Semitismo, del razzismo, della xenofobia, ma di    positivamente le cause di queste comunità e dei nostri vicini perché questo è un periodo molto pericoloso nella nostra democrazia; questa è un’amministrazione molto pericolosa  che non possiamo dare per scontata. Dobbiamo inoltre, assicurarci di fornire il supporto a queste comunità in modi molto tangibili.

AMY GOODMAN: Era la Socialista Democratica Alexandria Ocasio-Cortez, che ieri sera ha parlato durante la nostra trasmissione speciale congiunta con The Intercept.

https://it.wikipedia.org/wiki/United_States_Immigration_and_Customs_Enforcement

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/confronting-trumps-creeping-authoritarianism

Originale: Democracy Now

Traduzione di Maria Chiara Starace

Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0


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